Ionian Spirit
“Pronto Fabio?”
“Ela Christos come stai?”
“Bene bene, tu?”
“Benissimo grazie, dimmi tutto.”
“Ho venduto la barca.”
“Che cosa hai fatto??”
La prima volta che vidi Ionian Spirit fu nel 2019.
Sembra un secolo fa.
Ero alla vela con la mia furiosa Nitroglicerina, avevo a babordo Sparti ed a dritta Perigiali.
Poi vidi Lei, splendida, con quel suo fascino antico ed i suoi due alberi in legno come il suo fasciame.
Decido di metter fine alla goduria.
Diciamocelo, ne avevo avuto abbastanza per quel giorno.
Non ho più 20 anni ed andare così forte dopo qualche oretta stanca. A livello fisico intendo.
Quindi lasco le vele, punto la mia prua su di Lei e mi avvicino curioso con Nitroglicerina che fa la gelosa recalcitrante. Della serie “che c’è ti piacciono le nonnette adesso?”
Più mi avvicino e più resto incantato dalle sue linee d’altri tempi. Metto la prua al vento a qualche metro da Lei e poi ovviamente il suo capitano sale in coperta per vedere a chi appartenessero quegli 11 metri d’albero danzanti così vicino alle sue mura.
“Kalimera, ola kala?” Mi dice Christos.
“Sì sì, tutto bene, ero qui ad ammirare la tua barca.”
“Oh, grazie.”
“È la prima volta che la vedo.”
“Sì, infatti è da poco che sono qui.”
“Per come parli l’italiano immagino che tu abbia lavorato in Italia fino ad ora.”
“Non proprio ma ho tanti amici italiani… La tua invece? Da regata pura.”
“Sì, infatti sarò alla Sailing Ionian Regatta tra due settimane.”
“Ah be’ allora ci vedremo là!”
Attimo di incertezza…
“Verrai a vedere la regata?”
“In un certo senso… sarò la barca giuria.”
L’edizione del 2019 fu l’ultima Southern Ionian Regatta and Rally degna di nota, facemmo un casino che verrà raccontato nei libri di storia.
In particolare Nitroglicerina con a bordo me, Dave (Scotland) ed Alan (England) rischiò di schiantarsi in partenza passando a 3 centimetri dalla passerella di Ionian Spirit, ovvero la barca giuria.
Il bello è che non servì a niente perché ci ritrovammo quarantaseiesimi su quarantanove… poi concludemmo terzi ma di questo scriverò un’altra volta.
Ionian Spirit divenne una presenza costante negli anni successivi, placida e tranquilla solcava le acque splendide e cristalline che abbracciano l’arcipelago.
Poi nel 2022 Christos mi telefonò.
Ci incontrammo a Karya, in piazza.
Era Inverno, faceva un freddo assurdo nonostante il Sole ed io ebbi la malsana idea di andarci in moto.
“Tanto sono solo 6 chilometri” dissi ad Alina che scuoteva la testa.
Arrivai congelato.
Christos era lì con un ragazzo dai capelli lunghi, ramati e ricci dall’aria simpaticissima.
“Ciao Fabio.”
“Ela Christos come stai?”
“Eh, dai diciamo bene…”
“Non puoi stare bene dopo aver venduto Ionian Spirit.”
“Eh ma sai… ho la mamma anziana e non ho tanto tempo da dedicargli, ecco sai…”
Fece morire lì la frase, poi riprese…
“Lui è Francesco.”
Avete mai sentito parlare il greco con l’accento siciliano?
No?
Bene è un’esperienza bellissima.
Francesco è la simpatia fatta a persona.
“Piacere, Francesco Giordano.”
“Piacere mio Francesco, io sono Fabio, ma… Per caso correvi in macchina?”
Francesco è un ex pilota di Formula 3 che non ha completamente abbandonato le corse.
A testimonianza di questa mia affermazione, nel suo giardino sono parcheggiate una Classe A AMG ed una GTR da 600 cavalli che quando urlano dai tubi di scarico svegliano anche i sordi.
Ha comprato Ionian Spirit che in un ennesimo bacio della fortuna non poteva capitare in mani migliori.
Spese tutto l’Inverno e tutta la Primavera a farne manutenzione.
Ogni tanto Francesco mi chiamava per un consiglio e mi capitava di andare in cantiere.
Era in una costante nuvola di polvere, mentre al suo interno, come delle formichine, gli operai non si davano tregua.
Non mi capacitavo di come potesse esser pronta per la stagione, e invece fecero in tempo.
Era bella, quando la rividi varata nelle acque dello Ionio era diventata splendida.
“Vorrei farci qualcosa di particolare, un qualcosa che qui a Lefkada non si è ancora visto.”
“Be’ Frà direi che crociere di lusso sia scontato.”
“Sì, quello è il target, ma vorrei osare di più.”
Quando Francesco parla italiano la sua cadenza siciliana è palese. Lui è italo greco, anzi siculo greco come ama definirsi. Padre siciliano e madre greca.
“Guarda io sono sommelier ed ho sempre fatto degustazioni di vino sul mio catamarano, solo che dati gli spazi sottocoperta non ho mai potuto abbinare i piatti come avrei voluto.”
“Ah figurati, a bordo ho sia la cucina che il bbq volendo, dimmi solo cosa cucinare.”
“Se facessimo degustazioni con piatti abbinati ad ogni tipologia di vino?”
“È proprio quello che vorrei fare! Qualcosa di innovativo! Lo fa già qualcuno qui?”
“Non che io sappia…”
La degustazione inaugurale fu una giornata che ci ricorderemo per anni.
C’eravamo io ed Alina, Francesco e la sua Annamaria, i suoi suoceri Kostas ed Anna e la gang britannica di Vafkeri, che come sempre non si lascia mai scappare le occasioni più belle da ricordare.
In extremis diedero forfait Leon e Charmain ma in compenso arrivarono Elio e Sonia da Sivota… tutto dire.
Giornata memorabile.
All’epoca il comandante di Ionian Spirit era ancora Minas, un tipo duro.
Un greco forgiato dall’oceano Indiano, cresciuto a legno e diesel due tempi.
Ora: Ionian Spirit tutto è tranne che facile da manovrare, lui la girava e rigirava come in un laghetto.
Ci ritrovammo a Perigiali, salimmo a bordo e dopo il rituale di pre-avviamento del motore, il ticchettio dell’immenso 3 cilindri diesel ci ipnotizzò.
Ci staccammo dal molo con una manovra che non la trovi scritta sui manuali. Manovra che oggi Francesco, in tutta la sicurezza del talento che ha nel governare qualsiasi cosa abbia un motore, te la fa a qualche centimetro dal cemento del molo…
Ionian Spirit puntò il canale, poi superata Scorpio il comandante virò a sinistra per raggiungere le splendide baie di nord ovest, non prima di aver fatto un’incursione piratesca nella baia di Porto Spilia.
L’ancoraggio fu un’altra di quelle manovre che ti lasciano a bocca aperta.
Minas ancorò in uno spazio dove con Nitro avrei avuto dubbi a farlo… non c’è niente da fare ragazzi, i greci nascono per esser messi al comando di una barca.
Come se fosse la cosa più naturale del mondo poi, il comandante accese il bbq qualche minuto dopo aver spento il motore.
Io inizio la mia degustazione, spiego agli ospiti le differenze tra le diverse tipologie di bicchieri ed il motivo per il quale sono diversi, l’illumino con i riflessi argentei del Tastevin e li stupisco con due fantastici spumanti pugliesi che oggi è possibile trovare nella carta vini di Ionian Spirit.
I bianchi invece sono la Grecia…
Moscofilero del Peloponneso, Assirtiko di Santorini, per poi passare ad un rosato niente di meno che del monte Athos.
Una degustazione fantastica. Una perla dopo l’altra.
Il tutto accompagnato dagli ottimi piatti preparati dalla bravissima Annamaria.
Quando si è in bella compagnia e si vive un momento piacevole quasi non ci si accorge del passare del tempo.
I due velieri presenti in baia erano scomparsi come in un incantesimo.
Eravamo rimasti soli, con il canto degli uccelli e la fresca brezza che cantava fra le sartie.
Cos’è un momento di magia durante una giornata?
Un battito di ciglia che ci riporta alla normalità?
Il battito d’ali di una rondine che come il miglior pilota acrobatico passa a qualche millimetro dai legni del tuo albero?
O solo la consapevolezza di vivere un momento così bello, da aver quasi timore di respirare per romperne il cristallo della sua purezza?
Non lo so… però quello che so è che è splendido da ricordare.
“Ehy Fab.. ma che meravigliosa giornata abbiamo trascorso anche oggi?” mi disse Dave qualche ora dopo quando ci ritrovammo a Vafkeri, mentre passeggiavamo con i nostri cani.
Ma fu il modo in cui lo disse che fece la differenza.
Ciò che sentiva mentre lo disse.
Poi capimmo…
Ionian Spirit… Lo Spirito dello Ionio. La sua Anima.
Solca i mari dal 1956. Un’enciclopedia di emozioni, per chi le sa ascoltare.
Non vedo l’ora di tornarci a bordo.
Proprio adesso, mentre lo scrivo.
Come sempre i tuoi racconti fanno realmente toccare, vedere e sentire come se fossi li sul posto. Mitico Fabio ?