Lefkada Official

Lefkadians life

Lefkada Official
Blog

Un giorno in barca con Dessimi Boats

Dessimi è uno di quei posti che una volta visto non lo dimentichi più, è una delle più belle baie di Lefkada, se non la più bella.

Baia Dessimi

Tanti anni fa il papà di Spiros Palmos avviò li un’attività di noleggio imbarcazioni, oggi una delle più rinomate di tutta Lefkada.

Vinci facile a Dessimi: l’acqua cristallina, la grotta di San Nicola, un porto sicuro quando rientri di pomeriggio con il Maestrale che ti straccia i vestiti e tu li, al timone protetto dalla baia..

Ma non è solo questo.

Conobbi Spiros qualche anno fa, un bravissimo ragazzo simpatico e genuino. Diventammo subito amici, ma di quegli amici che quando servono ci sono sempre, non così per dire.

Troppo spesso il termine amico è abusato. No Spiros è uno di quelli che se resti in mezzo a mare di domenica all’ora di pranzo e lo chiami lui ti viene a prendere.

Quando arrivi a Dessimi d’Estate le bandiere della Dessimi Boats sventolano ai lati del pontile, un casotto in legno come ufficio e delle fronde secche di palma come ombreggianti.

E poi c’è Malù.. la mascotte di Dessimi è li all’ombra che sorveglia ogni cosa. La cagnolina più simpatica della baia è oramai un’attrazione, coccolata con amore da tutti.

Malù – Dessimi Boats Lefkada

Spiros mi raccontò di un’episodio in cui un cliente chiese di portarla con lui su un paddle, loro accettarono (per loro intendo lui e Malù) ed arrivarono sino alla spiaggia appena fuori ad Est della baia. A quel punto Spiros ricevette una chiamata.

“Spiros ho perso Malù!”

“come hai perso Malù la spiaggia è tre metri quadrati!!”

“lo so ma lei non c’è..”

Dopo una mezz’oretta di infruttuose ricerche Spiros la vide su una sua canoa noleggiata da un’altro suo cliente.

“dove l’hai trovata??” gli chiese.

“Ma era qui che nuotava verso riva e le ho dato un passaggio”… Si era annoiata ed aveva deciso di tornare da sola..

Dessimi è così, un piccolo angolo di Paradiso dove anche un cagnolino che prende decisioni autonome tipo farsi 800 metri a nuoto trova sempre qualcuno disposto ad aiutarlo..

Innumerevoli sono le volte che sono stato a Dessimi: in Inverno quando la baia assume caratteri mistici, in Primavera quando vivevo a Geni ed i locali mi ci portavano a nuotare e d’Estate, quando con i clienti noleggiamo i gommoni di Spiros e partiamo alla volta delle splendide isolette limitrofe.

La giornata inizia sempre con una carezza a Malù, un abbraccio con Spiros che ti ispira tutta la bontà del Mondo e con una corsa folle a 20 nodi in direzione Sud.

Arrivo sempre prima, spesso in moto. Parcheggio all’ombra da Fanì, un’intrepida marinaia di Geni che d’Inverno pesca con il suo piccolo peschereccio e d’Estate gestisce questo ombreggiato parcheggio.

E mi godo Dessimi di mattina presto.

Poi quando arrivano Spiros e Malu un buon caffè non manca mai, l’ennesimo nonostante la giornata sia appena iniziata.

“dove vai oggi Fabio?”

“Atokos ed Itaka credo”

“ah bello, non a Meganissi?”

“mhà, se non ci fermiamo a mangiare a Gidaki magari ci passiamo”

Poi Spiros mi da le chiavi di una delle sue perle ed io accendo i motori per farli riscaldare un po’.

Arrivano i clienti, Malù se li annusa per bene, mi fa segno che possono andare ed io li faccio accomodare a bordo.

Il papà di Spiros scioglie gli ormeggi, io ingrano la retro per qualche secondo, poi marcia avanti con il motore di dritta e la barca gira su se stessa.

Scelgo la rotta, do un po’ di giri e la prua si alza, i clienti sistemano gli asciugamani e si spalmano le creme solari, li lascio fare.

Cody abbaia forte dalla collina della splendida villa Dessimi, mi ha riconosciuto.. quello splendido cagnolino cieco adottato da un’altrettanto splendida coppia di cari amici australiani.

A sud Est la grotta di San Nicola è ancora addormentata, la baia è uno specchio e l’odore di salmastro permea l’aria densa e purissima.

Aumento ancora i giri, la prua s’impenna ed i clienti sorridono, gli dico “andiamo?”

Loro rispondono di si ed io affondo la manetta, i motori urlano e la barca plana schizzando ad oltre 20 nodi. Regolo il trim, parzializzo la manetta e Dessimi si allontana veloce, a dritta scorre la bellissima Arcoudi con le sue piscine naturali, di fronte a noi Atokos.

Dopo mezz’ora di corsa furiosa raggiungiamo l’estremità Sud occidentale di una delle più belle isole al Mondo.

L’acqua caleidoscopica che ci aspetta appena viriamo ad Est è un qualcosa che va vista una volta nella vita.

Gli alberi che scendono a riva fino a lambire l’acqua con le foglie sono l’atrio del Paradiso.

Atokos

Una parete verticale che luccica e riflette la luce del Sole mattutino sparatagli addosso dal Mare. L’ombra della barca che scorre sotto 20 metri di acqua cristallina.

Ed una minuscola spiaggia tutta per noi.

Bisogna venirci la mattina presto e bisogna sperare che vada bene, specialmente nei mesi più affollati. A Giugno non c’è questo problema, a Giugno è un sogno in ogni caso.

Le rondini che ti volano attorno, quei profumi che solo i posti dove l’uomo non ha ancora distrutto niente sanno regalarti.. un incanto rotto dopo un oretta di beata solitudine dalla prima barca della giornata, la prima dopo la tua.

Aliamo l’ancora e costeggiamo Atokos fino alla sua baia più famosa: la baia dei maiali.

A volte, poche a dire il vero, si può notare la felice colonia di maiali selvatici che abita l’isola.

Baia dei maiali – Atokos

Qui ci sono le uniche costruzioni di Atokos: una chiesetta aperta dedicata a San Giovanni ed una casetta malandata. Bellissimo posto, incantevole fuori stagione, un po’ troppo affollato d’Estate, ma una sosta quasi obbligata; non fosse altro per una doverosa preghiera nella chiesetta ed una nuotata nell’acqua verde chiaro.

Tornando sulla nostra rotta faccio sempre una deviazione.

In pochi conoscono questo posto e quei pochi a giusta causa non vi dicono dov’è, nemmeno io..

Avete mai visto un albero crescere al contrario?

Un seme caduto fra le rocce chissà come è riuscito ad aggrapparsi alla vita ed a crescere a testa in giù.. Non ha ancora toccato l’acqua ma è questione di qualche anno.. per ora è li, che si dondola beato al vento come un circense..

Voliamo via verso Itaka e le sue baiette dionisiache.

Itaka – Sarakiniko

Sono un’infinità, una volta arrivati procediamo al minimo ed il canto delle cicale copre quello dei motori, ulivi arrampicati sulle rocce che hanno negli anni ispirato capre acrobatiche, terra rossa roccia bianca e mare azzurro, celeste, ora verde.

Ci credo che gli Dei hanno scelto questo posto per viverci, dove altro?

I clienti non parlano, alcuni scattano foto, altri nemmeno ci riescono più abbagliati dall’incredulità di tanta bellezza.

Incredibile è la parola giusta.

Costeggiamo la splendida e mitica isola fino alla baia di Filiatro.

Ora: qui le baie sono due, una è quella della spiaggia più frequentata dai locali, l’altra la raggiungi solo in barca. E’ lì che punto la mia prua, ed è li che do fondo all’ancora.

L’acqua è di un chiaro che si avvicina al trasparente. Degrada dal verde fino alla non percezione di alcun colore, tanto da darti l’impressione di avere pochi centimetri d’acqua sotto la chiglia e non quei buoni 7 metri.

Sfido i clienti a portarmi su un po’ di sabbia.

Ti tuffi e vai giù, giù, sempre più giù e la maggior parte torna su a mani vuote.

Filiatro è uno di quei posti dai quali non vorresti più andar via, ecco perché lo scelgo sempre prima di pranzo, perché è lo stomaco a spingerti fino alla tappa successiva: la splendida e famosa Gidaki.

La raggiungi solo in barca, un chioschetto che ti prepara alcuni tra i più buoni souvlaki dell’isola ti accoglie tra legno e fronde di palme secche.

Birra ghiacciata ed un meritato riposo stesi sulla sabbia bianca e soffice.

La barca ancorata ed assicurata a terra da una cima a quel tronco lì, sempre lui.

Poi arriva la barchetta con i turisti da Vathi con la bellissima Miriam, l’hostess metà greca e metà venezuelana.

“hola Fabio, como estas?”

“todo bien Miriam, il lavoro va bene?”

“si abbiamo ricominciato da poco”

“eh anche noi..”

“che c’è siete stanchi di Lefkada?”

Maledetto campanilismo…

Da qui è il meteo che comanda: meteo buono si va anche a Vathi, con la splendida statua di Ulisse e l’accogliente centro storico, una passeggiata che ristora l’anima; se invece il meteo promette ventaccio meglio iniziare a rientrare verso Arcoudi e le sue magnifiche piscine.

Costeggiamo l’isola del mito a 15 nodi, tranquilli, i clienti non si accorgono di nulla, io invece ho notato l’inevitabile cambio di colore nel mare lì a nord, quando finisce la protezione dell’isola ed inizia quel blu notte incazzato striato da linee bianche.

Ci sarà da ballare, lo so.. c’è sempre da ballare. E’ il prezzo da pagare per spingersi fin quaggiù.

Ma non dico niente ai clienti, non servirebbe a niente, lascio che si godano questa splendida vista.

Poi arriva.. la prima onda che ti fa volare e tu riduci i giri, 11 nodi.. ancora troppo.. Altro volo, scendiamo a 7, poi 6, poi 5. Poi l’immancabile messaggio di Spiros che ti spia dal gps.. “ehy capitano.. tutto ok?”

“si tranquillo, ce la facciamo, non ti preoccupare” e qui mi viene sempre in mente mio nonno Tonino che mi diceva: “non ti preoccupare mai tu miraccomando..” Prendendomi per il culo ovviamente per il mio innato e smisurato ottimismo…

Zigzaghiamo fra le creste dando la precedenza alle onde più alte e percorrendone gli incavi tra spruzzi di schiuma e raffiche al traverso. Arriviamo ad Arcoudi e tutto si calma come per incanto.

Ancoriamo in due metri d’acqua e la sorpresa spalanca le bocche di chi ha deciso di vivere una splendida giornata sulle barche di Spiros, il vento c’è ma ci passa sopra, deviato dalla bassa isola.

Il mare è immobile.

E’ qui che mi giocai la Southern Ionian regatta con la mia Nitroglicerina nel 2019, è qui che volammo sull’acqua con uno scafo che ne tagliava la superficie e con l’altro per aria passando sulle secche a 13 nodi alla vela con il mio piccolo e rabbioso catamarano.

Ma oggi ce la prendiamo con calma.. C’è Claudio ancorato più in la con Liliana ed Isabel, Katia arriverà tra qualche giorno. Ci si incontra spesso ed è come essere in famiglia.

Poi ad un segnale dell’inconscio si alano le ancore e si rientra. Chi a Dessimi, chi più ad Ovest, ma è la rotta a Dessimi che ti mette il mare al giardinetto ed una navigazione più agevole,

e rientri protetto dagli dei e dalla splendida baia verde.. con Spiros che ti aspetta a braccia aperte all’estremità del molo.

“grande Capitano!”

Ma non va sempre così…

A volte appena usciti dalla protezione di Itaka Eolo e Nettuno ti sbarrano la rotta e no.. non si può passare… ed il messaggio di Spiros è un’altro:

“Fabio tutto bene? Non sarebbe meglio allungare e proteggerti dietro Atokos?”

“e mi sa di si…”

I clienti guardano la muraglia d’acqua spazzata dal vento e poi tutti, anche il cane guardano te.

“tranquilli, avete mai cavalcato un’onda?”

Ne scegli una, la più alta, ci sali sopra e regoli la velocità adeguandola alla sua.

Il vento si azzera, va alla tua stessa velocità, magari un po’ più forte ma altro non è che una dolce brezza fra i capelli.

Tu sei in alto e ti godi un panorama di un paio di metri e mezzo sulla superficie, che diventano anche 4 fino all’incavo…

E poi vai alla via così, in relax totale fino ad Atokos e poi fino a Kalamos e Kastos, ci giri attorno fra baiette dimenticate e ti ritrovi di fronte a Mitikas, sulla terra ferma.

Kastos – Baia delle vespe.

Spiros lo sa, sa che hai fatto la scelta giusta, sa che farai tardi e sa che va bene così.

“Ben fatto Capitano” è il suo messaggio che puntuale arriva quando il vento inizia a calare.

Ed allora inizia una delle più belle cavalcate sull’acqua che lo Ionio ti possa regalare.

E’ quasi il tramonto, la luce è rossa.

Il Sole è un disco incandescente di fronte a te che corri veloce con Meganissi a babordo e le sue 3 splendide baie, la Spiaggia di Omero ed il suo lago sulfureo, le fronde degli ombrelloni che danzano al jamaicano, Scorpio a dritta e Dessimi lì, nascosta ad Ovest del promontorio.

Ed ecco che imbocchi la baia la cui spiaggia è già all’ombra.

Uno sguardo alla grotta di San Nicola che anche oggi ci ha sorriso ed eccolo lì Spiros, all’estremità del molo che ti accoglie a braccia aperte, con Malù scodinzolante accanto a lui..

“grande Capitano!” ti urla sorridente.

Ed un’altra splendida giornata in Paradiso volge al termine.. c’è qualcosa di più bello nella vita?

 

10 pensieri riguardo “Un giorno in barca con Dessimi Boats

  • Ben scritto molto scorrevole bravi ( ma io sono di parte perché ogni anno sono li a Poros ) ????

    Rispondi
    • Strabiliante! Bellissimo racconto, il nonno di certo ti sorride da lassù.

      Rispondi
  • Claudio Selmi

    Bravo Fabio, hai descritto il percorso nautico più bello del Mondo. Le baie di Itaca sono stupende, mi permetto di consigliare il Porto di Frikes dal quale di raggiunge a piedi Stavros, dove ci sono le rovine del Palazzo di Ulisse, tre ristoranti eccellenti e sopratutto contadino che vende il rarissimo vino bianco di Itaca che da solo vale il viaggio. Questo contadino ha le vigne attaccate alle rovine del palazzo di Ulisse che dista tre Km da Stavros. Il vino di Itaca è particolare, ha 16 gradi, è ambrato a me piace tantissimo. È lo stesso vino che veniva prodotto duemila anni fa e trasportato dalle navi nelle anfore.
    Da non sottovalutare anche Porto Kioni, dove troverai la frittata di cipolla più buona di tutta la Grecia. Ad Itaca ci puoi andare 1.000 volte e mai ti annoierai.
    Ancora complimenti per il tuo brano di prosa su Desimi e dintorni??

    Rispondi
    • Caro Claudio Ti ringrazio, sei sempre gentilissimo.
      Mi hai non poco incuriosito con il vino di Itaka, non lo conoscevo, e dire che quelle vigne le ho viste visitando il palazzo.
      Hai ragione Itaka non ti annoia mai. Isola mitika

      Rispondi
      • Claudio Selmi

        Il proprietario di quelle vigne abita in un villino accanto alla chiesa di Stavros, difronte al negozio di alimentari. Coltiva le vigne senza trattori e vendemmia l’uva con le cassette. Il vino bianco di Itaca è di alta gradazione è molto forte. C’è anche una Cooperativa vicino a Porto Vathi, puoi trovare il vino della Cooperativa nell’enoteca tra la banca ed il Supermercato difronte alla banchina dove si ormeggiano le barche. Ma io ti consiglio il contadino di Stavros. Arrivi tranquillo a Porto Frikes ed in un quarto d’ora arrivi a piedi al paese.

        Rispondi
  • Ho appena fatto uno splendido giro in barca… Ho sentito gli spruzzi delle onde, visto colori unici e profumi che solo il mare può dare. Grazie per le emozioni che trasmetti!!

    Rispondi
    • Grazie a te Marzia per le belle parole

      Rispondi
  • Io aspetto con trepidazione il tuo primo libro ? ehi Fabio non farci aspettare troppo !!! ❤️

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *